Reintroduzione dei FODMAP : perché farla ?

14 marzo, 2016 , ,

3 consigli per effettuare la reintroduzione dei FODMAP con successo

Photo: PexelsOleg Magni, ©

Concludo lasciandovi 3 consigli per avere le migliori probabilità di successo durante il vostro periodo di reintroduzione dei FODMAP.

1. Scegliete degli alimenti che contengono un solo FODMAP

Numerosi alimenti contengono più di un FODMAP, come ad esempio le ciliegie, che contengono sia il sorbitolo, sia un eccesso di fruttosio in rapporto alla loro quantità di glucosio. Le ciliegie quindi non sono una buona scelta al fine di testare la propria tolleranza, né per il sorbitolo, né per il fruttosio. Per testare la propria tolleranza al sorbitolo, sceglieremo piuttosto la pesca gialla, l’avocado o le more che contengono solamente il FODMAP sorbitolo. Per testare la propria tolleranza al fruttosio, preferiremo invece il miele o il mango, per esempio.

2. Scegliete una quantità che mangiate abitualmente

I test di assunzione durante il periodo di reintroduzione devono essere personalizzati; non serve a nulla fare un test di tolleranza per il lattosio assumendo un bicchierone di latte se la quantità che siete soliti berne abitualmente è di un solo cucchiaino nel vostro caffè!

Per guidarvi nei vostri test, potete ispirarvi alle quantità nelle tabelle del nostro libro “La soluzione FODMAP – Per farla finita con i dolori addominali”, o alle quantità precise nell’applicazione “The Monash University Low FODMAP Diet”.

3. Continuate l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP durante tutto il periodo della reintroduzione

Procedendo con i test di assunzione, scoprirete una o più famiglie di FODMAP alle quali non siete intolleranti. E’ tuttavia importante non reintrodurre queste famiglie di FODMAP prima del termine delle vostre settimane di reintroduzione, poiché sommare diversi FODMAP può falsare i risultati delle settimane seguenti.

E dopo?

Avete individuato il o i FODMAP responsabile-i dei vostri sintomi, e adesso cosa si fa? Potete riprendere ad avere un’alimentazione varia dalla quale eliminerete i FODMAP a cui siete intolleranti. Tuttavia, la tolleranza e l’intolleranza ai FODMAP può cambiare col tempo. E’ perciò una buona idea di ripetere i test di tanto in tanto con gli alimenti che avete escluso.

Anche durante il periodo di mantenimento possiamo testare la nostra tolleranza agli alimenti per i quali il tenore di FODMAP non è sempre disponibile. Ad esempio, se il tenore di FODMAP della vostra farina o del vostro frutto preferito non è al momento noto, è il caso di fare il test dell’assunzione. Iniziate con una piccola quantità e tenete d’occhio i vostri sintomi. Se non avete sintomi, potrete aumentare in seguito la quantità assunta fino ad una porzione normale. Se ancora non si presenta alcun sintomo, significa che potete ricominciare ad assumere l’alimento in questione. Altrimenti, avrete la conferma che quell’alimento non è adatto a voi.


Fonti:

  1. Staudacher, H.M., et al. (27 juin 2012). Fermentable Carbohydrate Restriction Reduces Luminal Bifidobacteria and Gastrointestinal Symptoms in Patients with Irritable Bowel Syndrome. The Journal of Nutrition, 142(8): p. 1510-1518.
  2. Halmos, E.P., et al. (janvier 2015). Diets that differ in their FODMAP content alter the colonic luminal microenvironment. Gut, 64(1): p. 93-100.
  3. Varney, J. (3 janvier 2016). Prebiotics and probiotics: what are they and should I be including them on a low FODMAP diet?

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Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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