Paleo: le origini

1 agosto, 2014

Questo articolo è stato scritto senza tenere conto dei siti internet e dei blog sull’argomento. L’unica fonte di informazioni utilizzata è la letteratura scientifica. L’alimentazione del paleolitico è l’espressione utilizzata per designare l’alimentazione dell’uomo preistorico.

Le origini dell’alimentazione del paleolitico

Le nostre abitudini alimentari e la diminuzione dell’attività fisica rivestono un ruolo determinante nella comparsa, a livello pandemico, di malattie dette della civilizzazione (ad es. coronaropatie, ipertensione, diabete di tipo 2, ecc.).

Sorprendentemente, queste malattie sono assenti presso le rare popolazioni di cacciatori-raccoglitori contemporanee che non sono ancora entrate in contatto con lo stile di vita occidentale. Il loro stile di vita sembra non essersi evoluto dal paleolitico superiore (circa 40.000 anni fa!).

Alcuni ricercatori hanno associato questa deplorevole situazione attuale ai cambiamenti rapidi e frequenti che subisce il nostro ambiente da diversi decenni. Ciò che è interessante, è che a differenza del nostro ambiente e soprattutto dell’industria alimentare (e quindi dell’alimentazione delle persone!), il nostro genoma (l’insieme dei nostri geni), non è praticamente cambiato. Questo ci porta a dire che socialmente, siamo certamente nel 21° secolo, ma che geneticamente, siamo rimasti al paleolitico superiore. Alcuni credono che sia questo divario temporale tra genoma e ambiente che potrebbe spiegare l’attuale aumento delle malattie della civilizzazione. Possiamo parzialmente associare la comparsa e la fama crescente della dieta paleolitica a queste spiegazioni piuttosto razionali.

Tuttavia, non tutti concordano sui fatti menzionati in precedenza, e numerose variabili, così come la valutazione del contesto, devono essere prese in considerazione.

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Cosa mangiavano in passato

Se facciamo un salto nel passato, la letteratura scientifica ci rivela che gli alimenti tipicamente consumati durante quell’epoca erano frutti maturi e dolci, frutti di bosco, carne, pesce, crostacei, insetti, larve, uova, midollo osseo degli animali, radici, tuberi, noci e semi diversi dalle graminacee. Stranamente, questo tipo alimenti procura circa il 25% dell’apporto energetico della persona tipo della nostra epoca. Questo significa che adesso, la maggior parte della nostra energia quotidiana proviene dai semi, dai latticini, dagli zuccheri, dai grassi raffinati e dalle verdure. D’altronde, le linee guida di alcuni enti riconosciuti in materia di nutrizione e i fondamenti dell’alimentazione paleolitica hanno diversi punti in comune. Ad esempio, assumere meno sodio e zuccheri raffinati, assieme ad un’alimentazione più ricca di frutta e verdura.

Tecniche d’analisi

Le tecniche utilizzate per ricostruire la tipica alimentazione paleo degli  « antichi umani » sono principalmente basate sull’analisi dei loro denti, ma anche sulla dimensione e sulla conformazione della loro mascella. L’esplorazione da parte degli antropologi dei siti in cui i nostri antenati si accampavano ha consentito di mettere in evidenza i resti di ossa di animali e di pesci che hanno consumato, oltre che gli strumenti utilizzati per spellarli e prepararli. D’altronde, con le nuove tecnologie d’analisi dentaria microscopica e le tecniche di analisi chimica, potremmo avere delle sorprese riguardo alla varietà dell’alimentazione dei nostri antenati. Inoltre, i rapporti tra i micronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) trovati nella loro alimentazione sembrano variare in funzione dei siti storici studiati e dei metodi di analisi utilizzati.

Per concludere

Ci sono numerose versioni dell’alimentazione paleolitica che possiamo trovare su internet, nei libri, sui blog, ecc. Queste fonti sono sempre affidabili? Alcune fonti scientifiche hanno suggerito che l’apporto di carboidrati non era così limitato come si crede.

Come accennato, il presente articolo è stato redatto basandosi esclusivamente sulla letteratura scientifica disponibile sull’argomento. Al contempo, aspettiamo con impazienza gli studi scientifici condotti sugli sportivi, dato che molti tra loro, impegnati in discipline diverse, hanno già adottato questo tipo di alimentazione.

Fonte

Frassetto, L. A., Schloetter, M., Mietus-Synder, M., Morris, R. C., Jr., & Sebastian, A. (2009). Metabolic and physiologic improvements from consuming a paleolithic, hunter-gatherer type diet. Eur J Clin Nutr, 63(8), 947-955.

Lindeberg, S. (2005). [Paleolithic diet and evolution medicine: the key to diseases of the western world]. Lakartidningen, 102(26-27), 1976-1978.

Cunningham, E. (2012). Are diets from paleolithic times relevant today? J Acad Nutr Diet, 112(8), 1296.

Chauveau, P., Fouque, D., Combe, C., & Aparicio, M. (2013). [Evolution of the diet from the paleolithic to today: Progress or regress?]. Nephrol Ther, 9(4), 202-208.

Kowalski, L. M., & Bujko, J. (2012). [Evaluation of biological and clinical potential of paleolithic diet]. Rocz Panstw Zakl Hig, 63(1), 9-15.

Eaton, S. B., & Eaton, S. B., 3rd. (2000). Paleolithic vs. modern diets–selected pathophysiological implications. Eur J Nutr, 39(2), 67-70.

Autori

Steven Couture
Fondatore di www.nutritionniste-sportif.ca e formatore in nutrizione per www.xpertise360.com, Steven è un nutrizionista dello sport molto conosciuto dai francofoni. Noto per i suoi molteplici interventi in ambito sportivo, Steven è il nutrizionista di numerosi atleti. Lavora anche con persone che desiderano semplicemente tenere sotto controllo il proprio peso.

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